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10 – L’itinerario della memoria

Itinerario escursionistico che si svolge sugli antichi tracciati che, in alternativa all’IT.06, collegavano Bellano alla Valsassina, passando però per Vendrogno, in luoghi che hanno visto accadere numerosi avvenimenti della storia locale.

Da Vendrogno, dopo avere ammirato sulla facciata della chiesa di Sant’Antonio il protettore dei viandanti (san Cristoforo) invocando una sua benevola protezione, seguendo la carrozzabile verso Est si perviene al cimitero dove è ben visibile il monumento funerario dell’ing. Giglio.

VENDROGNO

Inesio – Bagnala – Margno – Taceno – Comasira – Vendrogno

VARIANTI

Da Margno si può tornare a Vendrogno senza perdere quota scendendo a Taceno

La vicina Parrocchiale di San Lorenzo, esistente nel XIII sec., presenta un campanile costruito a partire da una precedente antica torre di avvistamento. Sotto il portico troviamo l’affresco di un piedone circondato da pesci, particolare appartenente a un secondo San Cristoforo, tagliato a metà da una ristrutturazione settecentesca. Da buoni viandanti, rinnoviamo la richiesta di benevolenza. Il prato di fianco alla chiesa offre una magnifica vista sulla conca glaciale della Valsassina.

Itinerario della memoria

Diciamo arrivederci al lago e perveniamo, sempre su asfalto, a Inesio, borgo caratterizzato nel passato dalla presenza di torri di avvistamento e sede logistica della battaglia della Muggiasca del 1453 contro i veneziani. Usciamo dal borgo sempre guardando alla Valsassina, e scendiamo nella Valle dei Mulini: nel passato sul suo percorso ne erano attivi una decina. Da qui il tracciato prosegue tra terrazzamenti ormai abbandonati e ci conduce per castagneti fino a Bagnala, sede di una fortificazione distrutta dai veneziani. Su questo sentiero durante la Resistenza furono trasportati a spalla verso il cimitero di Vendrogno quattro partigiani uccisi in Abbio, alpe che sta dietro al monte Cimone che si innalza di fronte a noi. Visitiamo Margno e il suo borgo fortificato medievale, non dimenticando una capatina alla Parrocchiale che fu ristrutturata dal Giglio. Tornati a Bagnala, nei pressi di un bivio con antico cippo che ci ricorda che seguendo a destra si andava a Bellano, prendiamo a sinistra per Taceno, prima su mulattiera e poi, dal cimitero, su carrozzabile. Dopo una visita al borgo, per tornare a Vendrogno dobbiamo prendere verso Ovest il viottolo in località Gera, in prossimità di un vecchio mulino ristrutturato.

Superati i supposti ruderi della torre di Assogno, al bivio si scende a sinistra sulla strada Taceno-Vendrogno, poco prima dell’agriturismo Gulliver. Oltrepassata la Valle dei Mulini, al bivio si svolta a sinistra per entrare nella suggestiva frazione di Comasira dove si possono ammirare magnifici portali, tra cui quello che si suppone sia stato preso a modello dall’Ing. Giglio per progettare la propria cappella funebre. Salendo per i vicoli si giunge a San Sebastiano e appena sopra di esso si imbocca il secondo sentiero a sinistra che riconduce a Vendrogno, passando dalla Casa di Riposo vicina al parcheggio di partenza, dove ritroviamo una meravigliosa vista sul lago.

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