Un racconto non confermato, ma sicuramente più verosimile delle leggende tramandate, è quello in cui, durante la dominazione austriaca, vede la casa come punto di accesso a numerose gallerie che si diramavano sotto il centro storico in cui i bellanesi si nascondevano per evitare le ronde durante il coprifuoco.
Oggi la Ca’ del Diavol, recentemente ristrutturata, si sviluppa su tre piani, in un percorso pensato per condurre il visitatore attraverso la storia e le origini del territorio bellanese con la guida di exibit multimediali.
La visita alla Ca’ del Diavol inizia percorrendo una scala a sbalzo sulla gola che regala viste inedite sul primo tratto di Orrido e che porta il visitatore al livello più basso della torre.
Il percorso si sviluppa su tre livelli, dal basso verso l’alto, in un crescendo di emozioni grazie all’innovativo allestimento tecnologico che permette una immersione a 360° nelle tematiche affrontate.
Il visitatore è accolto dal video di benvenuto della figura storica di Sigismondo Boldoni: illustre e storico cittadino bellanese.
Il primo livello (piano terra) è dedicato alla storia: dalla formazione geologica e conformazione dell’Orrido di Bellano e del territorio del Lago di Como, passando per lo sfruttamento delle acque del torrente Pioverna, fino alla scoperta turistica.
Il secondo livello, sempre narrato dalla figura storica di Sigismondo Boldoni, è dedicato alla leggenda: come per magia da un grosso libro prende vita il racconto della Pesa Vegia, la più antica e importante rievocazione storica in costume di tutto il territorio.
Il terzo livello è dedicato al viaggio: moderne postazioni VR permettono al visitatore di essere letteralmente catapultato in un viaggio che ripercorre il corso del torrente Pioverna a ritroso partendo dal museo, arrivando alla gola e poi attraversando tutta la Valsassina per giungere poi sulla vetta della Grigna, per tornare alla Ca’ del Diavol sorvolando il Lago di Como.