- sentieri -

11 – Alla scoperta dei portali della Muggiasca

Itinerario escursionistico a carattere storico-artistico che richiede un buon allenamento ma può essere suddiviso in più tracciati brevi, percorribili anche senza grandi risorse di fiato.

Imboccata a Vendrogno la carrozzabile per Taceno, dopo meno di 100 m in discesa si stacca la mulattiera che tra prati e boschi ci porta rapidamente a San Sebastiano di Comasira. Raggiuntala, andiamo a scoprire le viuzze del centro, di aspetto compattamente medievale, ammirando i portali ad arco a tutto sesto o gotico, molti dei quali in verrucano lombardo.

VENDROGNO

Comasira – Inesio – Mosnico – Mornico – Sanico – Vendrogno

VARIANTI

a) la tappa di Comasira può essere esclusa, in tal caso raggiungendo direttamente Inesio sull’IT.10; b) in salita da Comasira, a San Lorenzo si può tornare a Vendrogno su IT.10 al contrario; c) da Sanico si può rientrare a Vendrogno per l’IT.07

Quasi in fondo al paese, sotto un portone seminascosto, troviamo due meravigliosi portali gemini. Risaliamo alla carrozzabile per via Cameroni e proseguiamo sull’asfalto per San Lorenzo. Dopo un largo tornante, dove c’è l’agriturismo Ca’ Martino, imbocchiamo il sentiero che sale prima tra gli ulivi e poi tra i castagni. Raggiunta la chiesa, camminiamo verso Est sino a Inesio dove si sono conservati altri portali a tutto sesto. In alto alla frazione, ammiriamo una supposta torre di avvistamento con un portale a piattabanda orizzontale e una bella finestrella trilitica.

Alla scoperta dei portali della Muggiasca

In uscita verso Ovest dal paese, una strada asfaltata ci accompagna alla SP66 e su questa, in salita, raggiungiamo Mosnico. Qui l’elemento di interesse è la finestra trilitica della chiesa di San Rocco. Saliamo ora nel piccolo abitato fino a trovare il lavatoio da dove prendiamo a destra per riattraversare la SP66. La mulattiera nel castagneto ci porta a Mornico. Anche in questa frazione numerosi sono i reperti di portali medievali. Posteriore, ma interessante, l’affresco su un cospicuo edificio che raffigura una Madonna con Santi del 1600 circa. Raggiunta San Bernardo, si prosegue per Sanico. Prima di entrare nel borgo ammiriamo il meraviglioso castagno monumentale che sta sotto a San Giacomo, già esistente nel XIII sec.. A Sanico i portali sono più recenti, del 1700, costruiti in sostituzione dei precedenti grazie alle rimesse dei fabbri emigrati a Venezia. Al termine della visita nelle stradine del borgo, ci dirigiamo verso piazza Vercone e raggiungiamo su carrozzabile il bivio per San Grato e su sterrato la chiesetta, famosa per la statua del XIII secolo di origine aostana, diventata icona del romanico locale. Scendiamo a Vendrogno seguendo l’IT.08 e in arrivo alle prime case dell’abitato apprezziamo la disposizione delle costruzioni di questa parte del borgo che si accostano l’una all’altra per formare una struttura fortificata. Il nucleo era in origine distinto e noto come Bruga. Qui troviamo numerosi portali a tutto sesto costruiti con diversi materiali litici. Di particolare interesse i due affreschi posti all’inizio della mulattiera per Noceno, databili attorno al 1300.

Si prosegue sulla via principale interna all’abitato in direzione Est. Dopo una ventina di metri, a sinistra, si osserva sul muro di una casa una croce identificata come confine tra Bruga e Vendrogno. Molti dei portali che incontriamo mostrano chiavi con simboli. Il più affascinante è quello posto sull’entrata di un edificio vicino alla fontana di San Carlo. Il simbolo rappresenta una croce greca. La vulgata, non si sa quanto fondata mancando fonti documentarie, dice che in questa casa trovò accoglienza un vescovo fuggito da Milano durante le invasioni barbariche. Infine, non possiamo esimerci dal visitare l’interno della chiesa affrescata di Sant’Antonio dove il cinquecentesco Giudizio Universale colpisce per le sue immagini evocative.

Iscriviti alla Newsletter